25.03.2020

La campagna Facebook ads, le regole per avere successo

Campagne Facebook Ads: perché usarle, come crearle e qualche semplice consiglio per impostare e monitorare una campagna Facebook di successo.

La campagna Facebook ads, le regole per avere successo

I social network non hanno confini, rappresentano vere e proprie finestre attraverso le quali raggiungere in pochi istanti persone e aziende dall’altra parte del mondo, mettendole in comunicazione e favorendo gli scambi.

Impostare una campagna su Facebook Ads

Con i social network si viene a configurare un’opportunità davvero grande per il commercio virtuale, che una buona campagna Facebook ads è in grado di intercettare. Anche se strutturarne una può sembrare facile a dirsi, in realtà non lo è affatto. Bisogna seguire regole e passaggi ben precisi, a cominciare dall’attività di profilazione del pubblico che risulterà essenziale affinché le varie inserzioni abbiano successo. I vantaggi potranno riguardare sia aziende medio/grandi che realtà piccole e con budget ridotto, desiderose di mettere a segno buoni risultati e accrescere la visibilità. Da dove si parte? Da una selezione delle persone - potenziali clienti - alle quali rivolgere principalmente l’annuncio, tenendo conto di dati anagrafici, interessi, caratteristiche demografiche e luoghi. Potrebbe essere anche l’occasione, dopo una valutazione attenta, per strutturare una side campaign di email marketing. L’obiettivo dichiarato è quello di fidelizzare il pubblico, generando lead. Senza dimenticare la regola aurea relativa all’importanza dei contenuti veicolati: per fare la differenza i contenuti devono essere originali, interessanti e ben scritti. Anche la scelta delle relative immagini non potrà essere casuale, nell’ottica di offrire l’esperienza migliore all’utente: dovranno essere chiare e ottimizzate per quanto riguarda sia le dimensioni che il formato (meglio quello .png).

Fidelizzazione

Contenuti che ben si adattano allo scopo sono senza dubbio i post del blog: il gesto della condivisione del sapere non soltanto potrà essere utile alla ricerca di nuovi contatti ma servirà anche a instaurare con essi quel rapporto di fiducia che è il fine ultimo della campagna Facebook ads. Si potrebbero strutturare pubblicazioni cadenzate, per generare l’attesa intorno al futuro approfondimento da leggere: un viaggio personalizzato attraverso rubriche, consigli e finestre sulla propria realtà aziendale alla scoperta di segreti di lavoro. In questo senso anche i live di Facebook potranno rappresentare degli strumenti interessanti ai quali fare riferimento nella pianificazione della campagna. Metterci la faccia, infatti, è una tattica che paga sempre. Siate originali e trasparenti, diversificate la vostra offerta e studiate con una web agency la migliore strategia aziendale in modo che sia calibrata al massimo sul brand. Le inserzioni su social network come Facebook risulteranno inoltre molto utili alla promozione di contenuti e-commerce: si potrà collegare un catalogo al canale, fino ad arrivare a proporre - a un determinato target di utenti - servizi e prodotti verso i quali è stato mostrato interesse durante la navigazione.

Campagne Facebook Ads di successo

Un consiglio? Sfruttate quando possibile le “offerte irripetibili”, mettendo in luce determinate scadenze entro le quali affrettarsi a fare click: viene chiamato “principio di scarsità” e punta con decisione a far apparire le opportunità offerte come molto più desiderabili nel momento in cui si viene a conoscenza del fatto che hanno una disponibilità limitata. Per stimolare lo sguardo risulterà anche utile inserire volti umani all’interno della campagna Facebook ads: l’occhio è portato infatti ad osservarli.

L’importanza di monitorare i risultati della campagna

Altra fase cruciale, nella quale il ruolo della web agency sarà decisivo, è quella del monitoraggio dei risultati e delle performance ottenute dai vari annunci. Per capire se l’inserzione su Facebook sta ottenendo i risultati desiderati la prima cosa da fare sarà controllare la corretta targetizzazione del pubblico: si deve cioè prestare attenzione al raggio d’azione, che non dovrà risultare eccessivamente ampio né troppo ristretto (a seconda di quelle che sono le necessità del brand, naturalmente). Da monitorare anche il CTR (acronimo di click through rate), ovvero quella percentuale di click che un certo contenuto ottiene in rapporto alle visualizzazioni (si riesce così a valutare compiutamente la performance). Un altro elemento cui prestare attenzione nel monitoraggio dei risultati sarà anche il CPL (acronimo di cost per lead): stiamo parlando di una specifica metrica che consente di procedere alla misurazione dell’efficacia relativamente alla nostra campagna pubblicitaria sul web, la quale punta a generare contatti e traffico. Come si ottiene questo dato? Il CPL è il rapporto tra l’importo che è stato speso per la pubblicità e il numero di lead che sono stati in conseguenza generati. Riuscire a scoprire il costo di un solo lead potrà essere utile a comprendere se la direzione intrapresa sia sostenibile o meno.