03.06.2024

Come usare Google Ads quando si ha un e-commerce

La promozione online è fondamentale per aumentare la visibilità sui motori di ricerca e il traffico sul proprio sito. Scopriamo insieme come farla al meglio.

Come usare Google Ads quando si ha un e-commerce

Il sito rappresenta l’alfa e l’omega della comunicazione digitale, il perno attorno al quale ruotano tutti gli altri aspetti. La promozione online è essenziale per ottimizzarne la presenza sui motori di ricerca e ottenere così una maggiore visibilità, soprattutto quando si tratta di un e-commerce.

Un canale che si rivela quanto mai efficace sotto questo punto di vista è la piattaforma di advertising di Google. Introdotta per la prima volta oltre vent’anni fa con il nome di Google Adwords - correva l’anno 2003 - si rivela uno strumento imprescindibile del Digital Marketing. Oggi vediamo come avvalersene quando si ha un e-commerce.

Perché utilizzare Google Ads per un e-commerce

Cosa cercano le persone su Google? Nella maggior parte dei casi, informazioni su un’ampia varietà di argomenti, servizi e prodotti.

Avvalersi di Google Ads nel caso di un e-commerce consente di risultare immediatamente visibili agli occhi delle persone che navigano sul web, nel momento in cui sono interessate a un certo tipo di informazioni che collimano con quelle del brand.

Inserire questo strumento nella propria strategia di marketing permette di andare incontro a un potenziale aumento delle vendite, legato a un incremento del traffico sul sito, creando dei presupposti interessanti persino nel lungo periodo.

Tutto questo è possibile soltanto se si utilizza Google Ads nel modo corretto. Diversamente, andare incontro a risultati inversi a quelli prefissati risulta quanto mai probabile.

Come funziona Google Ads?

Prima di vedere come utilizzare Google Ads in maniera specifica per un e-commerce occorre conoscere il suo funzionamento di base. Si tratta di una piattaforma che consente di fare pubblicità a pagamento e influisce su un posizionamento di tipo non organico e che in quanto tale fa parte delle logiche della SEA, non tanto della SEO.

Il funzionamento prevede l’impiego di parole chiave attraverso le quali definire il modo in cui posizionarsi. Gli annunci compaiono sui canali di Google, non sono sulle SERP degli utenti: è possibile, ad esempio, impostarli per risultare visibili su YouTube, uno dei social più fruiti su scala mondiale; in quest’ultimo caso le campagne sono video.

Occorre inoltre definire l’obiettivo che si intende raggiungere: l’Ads di Google ne contempla uno ad hoc per gli e-commerce, relativo all’aumento di vendite e registrazioni.

Bisogna poi impostare il target, così come il budget da investire. Premesso che non esiste una spesa minima conseguibile su Google Ads, è importante valutare la cifra in relazione ai fattori precedenti, in particolare agli obiettivi che si desidera centrare e in sinergia con le altre strategie messe in campo.

Il pagamento è previsto unicamente quando l’utente compie una certa interazione con l’annuncio. È possibile stoppare la campagna quando lo si preferisce.

Come usare Google Ads per e-commerce

Quando si utilizza Google Ads per un e-commerce diventa essenziale prestare attenzione ad alcuni aspetti. Analizziamoli nel dettaglio uno per uno.

Analisi del pubblico target

“Conosci te stesso”, sosteneva il filosofo greco Socrate. “Conosci il tuo pubblico” (ovvero chi hai davanti anche quando non lo vedi), potremmo affermare adattando questa espressione al marketing digitale.

Questo è anche il punto di partenza quando si imposta una campagna su Google Ads nel caso di un e-commerce, dove è essenziale comprendere e analizzare tutto ciò che riguarda gli utenti potenzialmente interessati.

Tra le informazioni da reperire troviamo innanzitutto quelle di tipo demografico: posizione geografica, sesso, età. A esse vanno aggiunte quelle relative agli interessi: passioni, hobby, bisogni.

Bisogna poi fare uno step in più, interpretando il comportamento delle persone che interagiscono sul sito, concentrandosi sulle pagine che visitano più di frequente. In questo modo risulta possibile creare campagne Google Ads mirate e che arrivano in maniera naturale. La probabilità di raggiungere una conversione aumenta, così, in maniera esponenziale.

La creazione della landing page

Il primo obiettivo che deriva dall’utilizzo di Google Ads quando si ha un e-commerce è quello di implementare il traffico sul sito. Per fare questo occorre impostare una landing page, ovvero una pagina di atterraggio all’interno della quale gli utenti arrivano dopo aver cliccato sull’annuncio.

Ma cos’è, esattamente, una landing page? Si tratta di una pagina web singola, realizzata appositamente per una specifica campagna. Deve essere essere fatta in maniera semplice e comprensibile, con tanto di call to action così da indirizzare l’utente verso una data azione. Può trattarsi sia di una scheda prodotto che di una pagina di categoria o ancora di una pagina prettamente promozionale.

Creare una landing page a regola d’arte è fondamentale, vista la sua funzione di mediatore tra la campagna e l’assolvimento dei compiti di vendita dell’e-commerce. Siccome esistono modi molto diversi di impostarne una, l’essenziale è definire verso quale azione si vuole indirizzare il cliente e adattare il format della pagina di atterraggio di conseguenza.

L’utilizzo delle parole chiave

Un altro step cruciale, quando si usa Google Ads, è l’utilizzo delle parole chiave. Esse fungono da tramite tra motore di ricerca e ricerche degli utenti: vanno quindi impostate sulla base di quanto inserito dagli utenti all’interno delle query.

Impostare correttamente le parole chiave su Google Ads significa ottimizzare l’investimento e di pari passo il ROI, intercettando un pubblico di ampie dimensioni ed effettivamente interessato.

Non sempre prediligere le keyword più adoperate è la soluzione da preferire. Spesso, far leva su parole che risultano mirate e specifiche, e in quanto tali incentrate sulle buyer personas, produce risultati migliori, traendo il massimo dagli investimenti pubblicitari.

Pertanto, il costo non è sempre lo stesso per tutte le parole chiave. Questo perché il loro impiego viene assicurato tramite partecipazione a un’asta, nella quale viene stabilito il costo di ogni parola chiave, che a sua volta appare diverso rispetto alla qualità che di volta in volta presenta, alla concorrenza e a molti altri fattori ancora.

L’ideale, come consigliato dallo stesso Google Ads, è fare in modo che sussista una “comunanza di intenti” tra parole chiave e pagine di destinazione.

I criteri da applicare alla scelta delle parole chiave sono principalmente tre: aggiornamento rispetto alle tendenze, rilevanza e monitoraggio. Vanno di pari passo e incidono non poco sul fatto che un annuncio risulti pertinente o meno.

La realizzazione della CTA

Un altra best practice quando si crea una campagna Google Ads per e-commerce è quella inerente la CTA. Essa dovrà essere chiara, specifica e stimolare un senso di urgenza nelle persone.

Inoltre, la Call to Action è necessario che risulti ben visibile agli utenti, apparendo facilmente individuabile così da cliccarci sopra e conseguire una conversione.

Il remarketing con Google Ads

Abbiamo visto gli aspetti principali da considerare nel caso si decida utilizzare  Google Ads per il proprio e-commerce. Ce n’è poi un altro che merita di essere menzionato.

Si tratta del remarketing, una pratica che permette di intercettare utenti che hanno già avuto modo di interagire con il sito o con altri canali. Alla base c’è il tracciamento dei visitatori sul web.

Perché il remarketing si rivela così interessante quando si parla di Google Ads? La ragione è semplice: perché la piattaforma di advertising di Big G. permette di mostrare annunci mirati a questo tipo di utenti, a fronte di un miglioramento delle conversioni, della costruzione del brand e di un targeting il più vicino possibile a quello reale.

Monitoraggio dei dati

Per ottimizzare i risultati che derivano dal fatto di investire su Google Ads occorre monitorare l'andamento della campagna. Ciò implica di effettuare un calcolo esatto del ROI, a cui vanno aggiunti dei test per comprendere quali annunci denotano i migliori risultati.

Conclusione

Google Ads è uno strumento efficace e non eccessivamente costoso, soprattutto se lo si sa usare. Qualcosa di molto complesso, in realtà, visti i molteplici fattori a cui occorre prestare attenzione.

Rivolgersi a dei professionisti specializzati in marketing strategico con focus su SEO, SEA e Google Ads si rivela la soluzione ottimale, per garantire un’ottimizzazione dei vantaggi della piattaforma di advertising di Google. Figure che è possibile trovare in una web agency, in grado di proporre le soluzioni ottimali in relazione alle caratteristiche dell’e-commerce e agli obiettivi di business.

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