Remarketing: le migliori strategie per rafforzare il legame con i consumers
Il remarketing rappresenta una delle formule più valide della comunicazione contemporanea per implementare le conversioni su un determinato sito o canale, incentivando la persona a dedicargli più tempo.
Si tratta di una tipologia di pubblicità online che si rivela molto utile per far conoscere il brand al pubblico target che manifesta nei suoi confronti dell’interesse.
È efficace tanto per i siti portfolio che per gli e-commerce, dove è un valido “antidoto” in quelle situazioni in cui l’utente è tentato di abbandonare il carrello (o l’ha già fatto) oppure non compie una data azione che risulterebbe auspicabile.
Oggi analizziamo perché per le aziende fare remarketing si rivela fondamentale, concentrandoci sulle strategie di maggiore efficacia.
Cosa si intende per remarketing?
Il remarketing è noto anche come retargeting e permette di stabilire una relazione con degli utenti che hanno già avuto modo di visualizzare un canale del marchio: può essere un sito, un’app, un social oppure un e-commerce.
Tale connessione avviene attraverso la creazione di un annuncio personalizzato che appare quando il consumatore non è più sul canale: va a incentivare il legame che si crea con la prima visita spontanea della persona.
Raramente il primo contatto porta a una conversione e il retargeting interviene proprio in questo meccanismo, ricordando a chi naviga online che il brand c’è e che risulta per lui interessante, rimarcando i motivi di tale interesse e rendendoli più accattivanti.
Il remarketing è quindi uno strumento efficace per creare delle condizioni aggiuntive nel processo di conversione, recuperando una porzione di pubblico target preziosa.
A cosa serve il retargeting: i vantaggi principali
Il remarketing presenta diversi benefici per le aziende, non a caso il suo impiego è considerato basilare all’interno di una strategia di marketing. Vediamo insieme quelli maggiormente degni di nota:
- All’utente appare un messaggio pubblicitario personalizzato, che lo incentiva a compiere un’azione mirata (e non generica). La probabilità di centrare l’obiettivo è quindi decisamente più alta.
- Il brand ha un’opportunità ulteriore di avvicinare un pubblico che risulta già in linea con la sua identità, mission e valori: quello più interessante perché più vicino al concetto di buyer persona. Convincere qualcuno che ha dato la sua attenzione è più semplice che persuadere un individuo che gli è totalmente estraneo.
- Il retargeting è efficace per potenziare il business, recuperare una relazione che si è interrotta, per generare conversioni e creare un legame empatico.
- Il budget dedicato all’advertising viene ottimizzato, questo grazie alla creazione di campagne mirate e che denotano un livello strategico più approfondito, con formule ulteriori da affiancare a quella principale.
Come fare remarketing in maniera efficace: le strategie più valide
Per capire come si fa il remarketing è essenziale comprenderne il meccanismo che ne sta alla base: quello comune a qualsiasi campagna pubblicitaria.
Tutto parte dall’utilizzo dei cookie, i quali si rivelano preziosi per accedere al proprio pubblico di riferimento tramite un tracciamento dei dati durante la navigazione. Si potrà inoltre installare all’interno del canale di comunicazione un pixel oppure un codice: permette sempre di tracciare il comportamento della persona senza essere percepito.
È attraverso i dati reperiti tramite i cookie, i pixel o i codici che è possibile conseguire un messaggio personalizzato che viene poi mostrato soltanto a quanti hanno visitato il canale, lasciandolo senza che l’azione sia stata completata.
Pertanto, esistono molteplici tipologie di codici e di pixel, a seconda del tipo di informazione che si desidera acquisire: può essere la presenza su una certa landing page, la posizione geografica di chi naviga, il tempo trascorso su uno specifico canale di comunicazione e via dicendo.
Tutto questo deve essere effettuato nel rispetto della normativa sulla privacy ed è essenziale per profilare ulteriormente l’utente.
Fatta questa premessa esistono diverse strategie che si possono adottare nel retargeting, da valutare caso per caso: per questo una partnership con professionisti specializzati come quelli di una web agency si rivela interessante, essendo in grado di consigliare le migliori tecniche e soluzioni da adottare. Analizziamo dunque alcuni aspetti strategici che è buona prassi considerare sempre.
Segmentare il target adeguatamente
Il primo passo non può che essere la segmentazione del pubblico target, qualcosa che ha alla radice un’analisi di partenza svolta quando si delinea la brand identity.
Ciò consente di ideare degli annunci a seconda non solo degli interessi e delle caratteristiche della persona, ma dell’azione che ha compiuto e per la quale il retargeting si rivela la metodologia più efficace.
Creare dei contenuti originali e in linea con il pubblico di riferimento
Una volta analizzato nei dettagli il pubblico di riferimento è necessario passare alla creazione di contenuti originali e che risultino capaci di catturare l’attenzione: è da essi che passa l’opera di convincimento che porta alla conversione e a raggiungere l’obiettivo prefissato.
Quando si parla di contenuto si fa riferimento non solo alla parte testuale ma anche a quella grafica e visuale: dovranno essere concepite in un tutt’uno armonico e in linea tanto con il consumatore che con lo stile del marchio.
Costruzione di una landing page ad hoc
Nel messaggio pubblicitario dovrà esserci un link da cliccare per l’utente e che porta poi a una pagina di atterraggio. Quest’ultima andrà costruita ad hoc, contenendo le molteplici informazioni utili affinché chi le visualizza possa compiere una certa azione.
Una landing page efficace è il fattore che separa una concezione di remarketing capace di dare dei risultati concreti da una strategia che invece non è stata in grado di farlo. Il contenuto dovrà essere di facile comprensione, risultando intuitivo ed esaustivo.
Pertanto, è necessario concepire tanti annunci e landing page quanti sono gli obiettivi e le tipologie di utenti che si desidera raggiungere. Il retargeting è, del resto, una strategia che richiede un’alta personalizzazione.
Monitoraggio della campagna di remarketing
C’è un’ultima strategia che si rivela cruciale adottare quando si parla di retargeting ed è quella inerente il monitoraggio della campagna pubblicitaria e un’analisi del ROI. Ciò permette di monitorare i risultati di volta in volta raggiunti e allo stesso tempo di acquisire ulteriori dati che si rivelano potenzialmente validi in futuro per la comunicazione online.
Conclusioni
Abbiamo visto le principali strategie che stanno alla base del remarketing ma molto altro ci sarebbe ancora da dire.
A livello tecnico, le soluzioni per portare avanti gli aspetti che abbiamo elencato sono diverse, a cominciare da quelle relative all’e-mail remarketing: uno strumento utile per ottimizzare l’engagement, recuperare i lead e allo stesso tempo rendere più semplice il processo di conversione.
Infine, ma non meno importante, è essenziale prestare attenzione alla scelta della piattaforma su cui si vanno a incentrare le azioni del remarketing: l’ideale è preferire i canali in cui il brand risulta più popolare e dove le probabilità di successo sono più alte.