Social media: come analizzare i competitor

Ha detto Sun Tzu, generale e filosofo cinese: “Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”
Ecco, questa affermazione descrive molto bene perché si rivela imprescindibile, nel marketing, analizzare i competitor. Qualcosa che vale ancora di più quando i canali attraverso cui vengono veicolati i messaggi sono i social, dove la concorrenza è spietata e farsi notare si rivela complesso e difficile.
Nell’approfondimento di oggi vediamo proprio questo: come analizzare i competitor sui social in maniera efficace. Prima vediamo, esattamente, di cosa si tratta.
In cosa consiste l’analisi dei competitor sui social media?
Quando si parla di analisi dei competitor sui social media si fa riferimento allo studio delle attività realizzate dai “rivali” di un determinato brand o professionista su network come TikTok, LinkedIn, Instagram, Facebook, Pinterest, WhatsApp e via dicendo.
Si tratta di una vera e propria indagine, da condurre esaminando principalmente gli aspetti che seguono:
- Parametri legati alla performance, come follower growth ed engagement.
- Fattori inerenti il posizionamento, tra cui TOV, uso degli hashtag, qualità dei contenuti e degli elementi grafici.
L’obiettivo? Utilizzare queste informazioni per prendere decisioni strategiche mirate, volte a indirizzare al meglio la comunicazione, nell’ottica di sviluppare contenuti in grado di diventare virali. In questo modo si riescono anche a monitorare (e cavalcare) le tendenze più attuali.
Attenzione, analizzare i competitor non vuol dire replicarne le soluzioni, è piuttosto vero l’opposto. Significa farsi un’idea di cosa funziona e cosa invece no, così da trovare una strada personale che possa dirsi vincente.
L’importanza di adottare un approccio di analisi multicanale
L’analisi dei competitor sui social media dovrebbe sempre inserirsi in un approccio strategico di ampio respiro e dunque di stampo multichannel.
Questo perché i network non sono isole: non sono a sé stanti, ma denotano dei forti legami - e interazioni - con le altre soluzioni della comunicazione digitale.
C’è poi da dire che sulle piattaforme social, spesso - o meglio, nella maggior parte dei casi - avvengono le prime interazioni degli utenti, che poi estendono le proprie ricerche in maniera trasversale. Va da sé che intercettare le persone fin da questa prima fase diventa quanto mai cruciale e basilare.
Ricordiamo anche un altro aspetto che viene spesso dimenticato: YouTube è il secondo social più utilizzato al mondo, stando alle statistiche aggiornate al 2024, ed è preceduto in questa speciale classifica soltanto da Facebook. E compare spesso per primo sui risultati offerti da Google: ecco dunque un altro buon motivo per fare analisi.
Adottare un approccio multicanale permette di vedere da una prospettiva sia micro che macro, avere un focus più di matrice contestuale e strategica, riuscire a trovare soluzioni davvero efficaci nel funnel di marketing per connettere brand e pubblico.
I vantaggi di fare analisi
Ricapitolando, i benefici che derivano dal fare analisi sui social secondo un approccio multichannel sono principalmente i seguenti:
- Migliore comprensione dei bisogni degli utenti: un fattore da considerare in via prioritaria quando si fanno delle scelte strategiche.
- Possibilità di intervenire con maggiore precisione quando si strutturano i post e gli altri contenuti.
- Si valutano quali sono i contenuti che risultano più performanti e interattivi, prendendo ispirazione.
- Si potranno inoltre sfruttare nicchie di mercato diverse, trascurate oppure in ascesa in quel preciso momento.
In sintesi, fare analisi dei competitor sui social è basilare per posizionarsi meglio e più velocemente. Vista la velocità con cui cambia tanto la società quanto l’economia, è qualcosa da conseguire con una certa regolarità.
Come analizzare i competitor sui social media: dall’identificazione dei competitor alla strategia
Entriamo nel vivo della questione: scopriamo - in linea generale e metodologica - come analizzare i competitor sui social media, soffermandoci su 4 fasi fondamentali, inclusa quella di avvio della strategia.
1.Identificazione dei competitor
Questo step può essere inteso, prendendo spunto dalla citazione iniziale di Sun Tzu, come “identificazione del nemico” e per farlo, necessariamente bisogna conoscere la realtà con cui lo si paragona: occorre avere piena consapevolezza dell’identità del brand.
Come scegliere i profili social da analizzare? Il metodo certamente più efficace è il brainstorming, a cui va aggiunta una ricerca per parole chiave d’uso comune presso il marchio e i suoi “rivali”.
I competitor possono essere sia diretti (imprese che operano nel settore di riferimento e hanno i medesimi obiettivi) che indiretti (aziende che hanno lo stesso pubblico target di riferimento, ma offrono soluzioni diverse). Un’analisi social che risulti esaustiva dovrà tenere conto di entrambi.
2.Raccolta dei dati
Il secondo step quando si vanno ad analizzare i competitor sui social media è quello inerente la raccolta dei dati. I fattori da monitorare con più attenzione sono:
- Piattaforme utilizzate dalle altre aziende.
- Tipologie di contenuti confezionati (informativi, di intrattenimento, ecc.).
- Format pubblicati (storie, post, reel, ecc.).
- Tone of voice e tipo di grafica prescelta.
- Frequenza con cui viene predisposta la pubblicazione.
- Obiettivo che sta alla base dei contenuti.
- Interazioni degli utenti e livello di engagement.
Attenzione, non si tratta ancora di analizzare, ma di raccogliere e organizzare le informazioni. Non si esprime un giudizio in questa fase.
3.Analisi vera e propria
Una volta che si è ultimata la fase precedente non resta che procedere all’analisi vera e propria.
Quando si esaminano i dati inerenti i social media occorre andare nei dettagli: si rivelano essenziali i cosiddetti micro-dati, le tracce all’apparenza infinitesimali che vengono lasciate sulle piattaforme.
Ci sono diversi tool e metodi che permettono di indagare così di fino. Tra le soluzioni da utilizzare troviamo quelle che vedono al centro parole chiave, also ask, categorizzazioni del sentiment.
Anche in questo caso, i dati ottenuti andranno organizzati per consentire una fruizione funzionale all’elaborazione di una strategia.
4.Verso l’elaborazione di una strategia
L’analisi dei competitor è terminata. Le informazioni dovrebbero essere quindi pronte per utilizzarle nell’ottica di conseguire una strategia di marketing multichannel (e non solo quindi inerente i social network).
Non resterà che stabilire dei nuovi obiettivi, conseguire un nuovo piano editoriale, procedere alla sua applicazione pratica e infine al monitoraggio, per poi ricominciare daccapo.
Nota finale: gli errori da evitare
L’analisi dei competitor è sempre qualcosa da prendere con estrema serietà e lo è ancora di più quando a essere oggetto di studio sono i social media.
Occorre quindi affidarsi a dei professionisti specializzati, come quelli che si possono trovare in ALEIDE WEB AGENCY, in grado di supportare nell’ottica di adottare un approccio multichannel: quello che abbiamo visto essere il più efficace, nel momento attuale.
Ci sono, però, anche degli errori da evitare. Ecco quelli più comuni:
- Fare un confronto passivo, di sola osservazione e conteggio.
- Fare proprie le strategie dei competitor: per quanto valide, non rispecchiano l’identità del brand, che è unica e irripetibile.
- Non definire coerentemente metriche e KPI: si rivela imprescindibile monitorarli. Inoltre, muoversi in questo modo sarebbe un po’ come guidare un’auto senza conoscere il luogo da cui si parte né quello in cui si arriva.
Soltanto in questo modo si potranno ottenere dei risultati davvero validi e capaci di influenzare il processo di decision making.