Come fare pubblicità su Bing, il motore di ricerca di Microsoft
Il primo motore di ricerca su cui viene naturale fare advertising è Google, in quanto il più utilizzato al mondo: una pratica che si rivela decisamente utile ma che non è l’unica che risulta interessante portare avanti.
Un’alternativa eccellente è Bing Ads, in quanto rappresenta la seconda piattaforma di pubblicità pay per click su scala planetaria. Di proprietà del colosso statunitense Microsoft, permette di ottimizzare il ROI, specialmente se integrata con le soluzioni pubblicitarie messe in campo da Big G.
Oggi vediamo perché fare pubblicità su Bing è una soluzione interessante, specialmente per le realtà come le PMI e i liberi professionisti.
Cos’è Bing Ads?
Per Bing Ads, anche se sarebbe più corretto dire Microsoft Bing Ads o Microsoft Ads, si intende la possibilità di fare pubblicità su Bing, mandando in rete annunci capaci di offrire una soluzione concreta rispetto ai bisogni degli utenti.
Gli annunci possono essere pianificati secondo una cadenza quotidiana, accedendo a specifiche fasce orarie, sulla base di impostazioni altrettanto esatte rispetto al target e, di conseguenza, in linea con le caratteristiche del pubblico di riferimento.
Gli utenti che si avvalgono di Bing Ads non sono necessariamente gli stessi che vanno su Google, motivo per cui si accede a un’audience differente.
Dove vengono visualizzati gli annunci pubblicitari di BingAds
Bing si trova installato all’interno di diversi prodotti Microsoft, a cominciare dai pc che si avvalgono del suo sistema operativo e delle sue piattaforme. Esse confluiscono in quella nota come come Bing Network Audience, la quale comprende anche altri browser, ovvero:
- DuckDuckGo, un motore di ricerca che permette di ottimizzare la privacy degli utenti.
- Yahoo!, un portale di ricerca che si rivolge ai settori consumer e business. Lanciato nel 1994 da David Filo e Jerry Yang, in quel momento studenti della Stanford University, il suo nome sta per “Yet Another Hierarchical Officious Oracle”.
- Qwant, un browser 100% europeo.
- Ecosia, un motore di ricerca che fa leva su un approccio all’insegna dell’etica, i cui profitti risultano devolti per riforestare il pianeta.
- AOL e WebSearch, fruiti in prevalenza nel Nord America.
C’è poi un altro aspetto da considerare e riguarda l’acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft, avvenuta il 13 giugno 2016 per un valore di 26,2 miliardi di dollari. Questo comporta una costante interazione con le piattaforme dell’azienda di Bill Gates e tende ad avere ripercussioni sulle campagne pubblicitarie su Bing, che trovano così nuovi confini su cui espandersi.
Dal punto di vista prettamente tecnologico, essendo Bing integrato con l’assistente vocale di Microsoft, Cortana, gli annunci possono interagire anche con le ricerche vocali: un valore aggiunto che può presentare ulteriori sviluppi in chiave futura, alla luce dei progressi fatti dall’intelligenza artificiale.
Perché fare pubblicità su Bing
Scegliere Bing Ads dà modo di accedere a un’utenza più ampia, qualcosa che appare interessante sia per le aziende che operano soltanto in Italia come per quelle che espandono i propri confini all’estero.
Inoltre, consente di differenziare il budget investito in pubblicità online, trovando nuove prospettive di mercato, diversificando la strategia di Search Marketing e dando modo di essere presenti in più motori di ricerca.
Questi non sono gli unici vantaggi che derivano dal fare pubblicità su Bing. Scopriamo gli altri aspetti interessanti:
- Investimento più contenuto. Il costo per parola chiave è ridotto, così come l’offerta media per gli annunci. Questo perché gli investitori su Bing Ads sono meno di quelli che fanno pubblicità su Google.
- Minore concorrenza. Meno persone che investono su Bing vuol dire anche concorrenza inferiore: le realtà che scelgono di concentrare l’intero budget su Google sono la maggior parte. Come mai ciò si verifica? Le ragioni sono principalmente due: non conoscenza dello strumento e/o mancanza di fiducia.
- Gli annunci sono più targettizzati. Si basano sui dati relativi agli utenti e ai device su cui sono soliti navigare online. Le campagne risultano più mirate e performanti.
- Bing viene utilizzato anche fuori dai confini italiani. Per le imprese che hanno interessi fuori dal Belpaese, specialmente in Nord America, rappresenta un’opportunità ancora più degna di nota.
- Flessibilità e versatilità. Gli annunci possono essere destinati a un solo partner oppure su più di uno, persino escludendo un partner a seconda della campagna. La versatilità e flessibilità di Bing Ads è impareggiabile.
- Possibilità di interagire con Google Ads. Vuol dire che è possibile importare su Bing Ads campagne già fatte o nuove realizzate su Google Ads: un’operazione che può essere fatta piuttosto agevolmente.
Come impostare una campagna pubblicitaria su Bing
Vediamo come impostare una campagna di advertising su Bing, concentrandoci sull’aspetto pratico. Questi gli step da compiere:
- Iscrizione a Bing, cosa che non è necessario fare qualora si avesse già un account Microsoft.
- Una volta svolto questo passaggio è possibile impostare una campagna pubblicitaria Microsoft Advertising ex novo oppure importarne una da Google, così da rendere più semplice e rapido il processo.
- Gli aspetti da impostare sono principalmente i seguenti:
- URL della pagina di destinazione.
- Budget che si intende spendere: il costo viene calcolato soltanto nel momento in cui l’utente clicca sul banner.
- Estensione dell’annuncio.
- Definizione dei modelli di monitoraggio e delle offerte.
● Un discorso a parte merita la scelta delle parole chiave, fondamentali per realizzare una campagna di successo. Bing Ads mette a disposizione uno strumento che aiuta in tale compito, così da individuare le parole chiave di volta in volta più adatte all’interno di elenchi che denotano un vantaggio economico.
La procedura, come si può vedere, è tutt’altro che complessa, ma richiede padronanza dello strumento e di Google Ads. La creazione di campagne su Bing Ads non può essere improvvisata: è preferibile rivolgersi a dei professionisti, come quelli che si possono trovare in una web agency, così da realizzare la campagna di volta in volta più capace di offrire un buon ROI, risultando di successo.
Conclusioni: meglio Bing o Google?
È meglio Bing o Google, quando si parla di pubblicità online? Non c’è un vincitore e un perdente netto in questo confronto: le due piattaforme hanno caratteristiche piuttosto simili ma vantaggi diversi.
La metodologia di marketing che adottano è pressoché la stessa. Allo stesso tempo, Google è più usato di Bing, più conosciuto: gli annunci che vengono proiettati sui suoi canali hanno una visibilità maggiore. Gli annunci costano decisamente di più di quelli mandati online sul canale Microsoft, dove la concorrenza è ben più contenuta, così come la richiesta.
In conclusione, possiamo affermare che ogni situazione è a sé e bisogna valutare la strategia da adottare caso per caso: se usando solo Bing, solo Google oppure entrambe. Avvalersi solamente di Bing Ads non è comunque l’ideale, visto infatti il gradimento di Big G, ma un mix si rivela indubbiamente interessante per diverse aziende, andando a ottimizzare l’investimento.