Cos'è e come creare un sito responsive
La digitalizzazione ha cambiato consuetudini e abitudini, motivo per cui avere un sito in grado di rispondere perfettamente alle esigenze degli utenti diventa fondamentale per le aziende, che così possono offrire un’esperienza ai massimi livelli.
In un simile scenario, predisporre un sito responsive si rivela una soluzione quanto mai interessante e, spesso, persino necessaria. Ma di cosa si tratta, esattamente? Come crearne uno? Quali sono i vantaggi che derivano da una simile scelta? Per scoprirlo non vi resta che proseguire nella lettura.
Quando un sito è responsive?
Si definisce un sito responsivo in tutte quelle situazioni in cui il portale detiene la capacità di riconoscere il dispositivo da cui si collega l’utente per poi adattare di volta in volta i layout delle pagine nel modo opportuno.
Ciò consente una user experience ottimale, senza che si debba ricorrere ad aggiustamenti per conseguire una visione migliore passando da mobile a desktop (e viceversa).
Il termine “responsive”, del resto, indica la capacità di “rispondere” in maniera smart, e quindi intelligente, rispetto ai cambiamenti che subentrano con un cambio di dispositivo.
Ma come fa un sito a essere responsive? Grazie alla presenza di una griglia che presenta immagini e testi flessibili, a fronte di una spiccata fluidità.
Parliamo di una delle innovazioni più interessanti degli ultimi anni, in quanto prima si era obbligati a fare una scelta tra due versioni: mobile e desktop.
Premesso che il mobile first è diventato ormai un vero e proprio imperativo, di Google e non solo - per via di una fruizione prevalente tramite dispositivi quali smartphone e tablet - dover rinunciare a un’accuratezza per quanto riguarda la modalità desktop (o il contrario) non è proprio l’ideale.
Qualcosa che vale in special modo per le aziende del B2B oppure che prevedono la fruizione dei siti per mostrare in presenza i prodotti alla clientela, per fare degli esempi.
Correva l’anno 2015 quando Google ha introdotto per la prima volta il concetto di Mobile Friendly, premiando i siti che detengono prestazioni superiori in questo tipo di fruizione. Il sito responsive offre ulteriori prospettive rispetto a tale dinamica, dando luogo a risvolti all’insegna della versatilità.
Perché optare per un sito responsive
Le ragioni per cui predisporre un sito responsivo, come si direbbe traducendo la parola in italiano, sono molteplici, lato SEO e non solo. Vediamo insieme quelle più interessanti:
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Si tratta di una soluzione che riesce a venire incontro agli utenti che si avvalgono principalmente dei dispositivi mobile.
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Viene conseguita una maggiore accessibilità dei contenuti, favorendo una user experience soddisfacente.
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Ci sono più probabilità che il sito possa posizionarsi ai primi posti delle SERP, specialmente se si decide di avvalersi di strategie SEO, in particolare di SEO on-site.
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Sviluppando un sito responsive si ha modo di intervenire su più aspetti in contemporanea, relativi ai contenuti e alla SEO, predisponendo un posizionamento ottimale e intercettando i bisogni degli utenti.
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La velocità di caricamento della pagine ne trae vantaggio, garantendo una migliore navigazione sul sito e consentendo un’ottimizzazione anche per quanto riguarda la grafica.
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I contenuti vengono aggiornati con maggiore facilità, a fronte di un unico adattamento rispetto alle varie soluzioni di fruizione, senza dover quindi lavorare su più formati e soluzioni. Ciò assicura una riduzione sia di costi che di tempi.
Infine, sempre a livello SEO, il sito detiene soltanto una URL, con il risultato di una gestione più semplice e immediata. Il lavoro viene ridotto della metà, sapendo comunque di avere un sito in grado di adattarsi in maniera automatica.
Sito responsive vs sito mobile
A questo punto una domanda sorge spontanea: ha più senso predisporre un sito che risulti “soltanto” mobile? Come sempre nel marketing non c’è una risposta unilaterale, ogni situazione comporta valutazioni a sé.
Un sito responsive consente un accesso ottimale ai contenuti, senza differenze nel momento in cui si passa da un format all’altro e per il totale dei visitatori. Come abbiamo avuto modo di vedere, ciò si rivela un vantaggio non solo in termini prettamente economici ma gestionali.
Quando, allora, può convenire impostare un sito mobile? In tutte quelle situazioni in cui il budget è limitato e lo sviluppo richiede maggiore agilità, anche a causa di tempistiche ridotte.
Questo tipo di soluzione si rivela, almeno nell’immediato, meno costosa e risulta appetibile per tutte quelle realtà che hanno già un sito per desktop che funge da vetrina e necessitano di dare nuova linfa allo sviluppo della Brand Identity, implementando la presenza online.
Inutile dire che un sito mobile risulta piuttosto limitante per quelle imprese e professionisti che non hanno già all’attivo un sito vetrina. Se non sussiste una simile condizione e si intende fare un investimento a lungo termine, il sito responsive presenta maggiori garanzie di successo.
Sito responsive vs sito adaptive
Il sito adaptive è, almeno negli intenti, quello più vicino al responsive, complice il fatto che permette agli utenti di avvalersi di contenuti in maniera soddisfacente.
Quali sono, allora, le differenze? La questione è soprattutto di metodo e, di conseguenza, di approccio. Nel sito responsive c’è un template soltanto che si adatta agli elementi interni sulla base dello spazio disponibile.
In quello adaptive, invece, vengono realizzate più versioni del sito, che si vanno ad adattare, come suggerisce la parola, al device di riferimento.
Qual è, quindi, l’opzione da preferire? Anche in questo caso, dipende. Occorre valutare gli obiettivi che si intende conseguire tramite la realizzazione del sito web e il tipo di gestione che si desidera approntare.
Se, ad esempio, il proprio business presenta di suo una certa complessità, allora il sito adaptive potrebbe essere più indicato. Viceversa, se si è alla ricerca di soluzioni all’insegna della praticità e della semplicità, senza rinunciare all’efficacia, il sito responsive è il modello ottimale.
La creazione di un sito responsive: come funziona in linea generale
La creazione di un sito responsive non presenta sostanziali differenze con le altre tipologie di sito. La procedura può essere portata avanti in due modi: avvalendosi di un CMS, compreso WordPress, ovvero quello più utilizzato al mondo; oppure utilizzando i linguaggi di programmazione.
Quest’ultima opzione comporta di partire da zero e di conoscere i principali linguaggi di programmazione, CSS e HTML su tutti.
Conclusioni
La realizzazione di un sito responsive è qualcosa che presenta un grande potenziale per le aziende ed è una soluzione di ultima generazione, in grado di fare la differenza a più livelli.
Per poter usufruire di tutto il suo potenziale e ottenere un sito effettivamente responsivo sotto tutti i punti di vista la cosa migliore è quella di rivolgersi a dei professionisti qualificati, come quelli che è possibile trovare in una web agency. In questo modo è possibile comprendere se davvero il sito responsive è quello che fa al proprio caso e, se sì, portarlo avanti in maniera ottimale.